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Cos’è un Profilo Dinamico Funzionale (PDF)

Una volta prodotta la Diagnosi Funzionale, si deve produrre un profilo dinamico funzionale che deve descrivere in modo analitico i diversi livelli di risposta dell’alunno in situazione di handicap, in relazione allo sviluppo potenziale e alle difficoltà che dimostra.

Il PDF rappresenta il documento fondamentale per la costituzione di un Piano educativo individualizzato e consiste in una descrizione funzionale nelle varie aree dello sviluppo, finalizzata a fare emergere le competenze trainanti per l’apprendimento e la definizione delle attività di mantenimento.

E’ redatto dagli operatori dei servizi ASL che hanno in carico la persona con autismo, dai docenti curriculari e di sostegno del consiglio di classe, con l’eventuale partecipazione dell’operatore psicopedagogico, se è presente, e con la collaborazione della famiglia.

La Scuola provvede ad elaborare una descrizione funzionale relativa a ciò che sa fare l’alunno nelle varie aree (cognitiva, affettivo relazionale, comunicazionale, linguistica, sensoriale, motorio-prassica, neuropsicologica, autonomia, apprendimento curricolare) e una successiva definizione degli obiettivi che l’alunno potrà presumibilmente raggiungere in ognuna delle aree. I Servizi referenti dell’Azienda Sanitaria provvedono ad elaborare una descrizione delle potenzialità dell’alunno nelle varie aree e un’analisi di come l’alunno si pone in rapporto alle strategie operative. In una riunione da effettuarsi possibilmente entro il mese di novembre si confrontano le rilevazioni delle due componenti e si procede alla stesura conclusiva del Profilo Dinamico Funzionale. Il Profilo Dinamico Funzionale va aggiornato al termine di ogni ciclo scolastico o eventualmente quando i Servizi Asl e/o la Scuola ne ravvisino la necessità.

La diagnosi funzionale ed il profilo dinamico funzionale lasceranno il posto ad un nuovo ed unico documento “il profilo di funzionamento” che sarà propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale e del PEI. 

Tra le novità introdotte dallo “Schema Di Decreto Legislativo Recante Norme Per La Promozione dell’Inclusione Scolastica degli Studenti Con Disabilità art. 1, Commi 180-181 Lettera C), della Legge 107/2015” questa è una tra quelle che riguarderà i docenti di sostegno. Ma guardiamo nel dettaglio cosa dovrà contenere questo “Profilo” e chi dovrà redigerlo.

Cos’è il Profilo di funzionamento

E’ il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale e del PEI, che:
• definisce anche le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica; 
• si redige successivamente all’accertamento della condizione di disabilità;
• è redatto secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) adottata dall’OMS;
• comprende la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale;
• è aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia, nonché in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona.

Il Profilo di funzionamento è redatto da:

• UNITA’ DI’ VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE composta da:
  a) un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona; 
  b) uno specialista in neuropsichiatria infantile; 
  c) un terapista della riabilitazione; 
  d) un assistente sociale o un rappresentante dell’Ente locale di competenza che ha in carico il soggetto. 

• con la collaborazione dei genitori dell’alunna o dell’alunno con disabilità, nonché con la partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione scolastica, individuato preferibilmente tra i docenti della scuola frequentata.

MODULISTICA in allegato.

Allegati:
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